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Ascensione del Signore: ritorno di Gesù al Padre con la sua umanità, la sua realtà globale …ritorno al Padre da cui è uscito e in cui è da tutta l'eternità.

ascensione…. L’ascensione del Signore è veramente un mistero chiave per la comprensione dell’oggetto della nostra fede. …  se vera­mente non si e arrivati a stabilire un rapporto vitale con il mistero dell’ascensione del Signore, è difficile che il nostro rapporto globale con il mistero di Cristo sia nella luce. 
  …. Il Signore, nel discorso dell’ultima cena, con molta insistenza dice che l’atto di fede fondamentale è credere che egli è uscito dal Padre, che è venuto dal Padre. … in un modo tutto personale, assolutamente diverso da quello di ogni altra creatura, nel senso che egli è della stessa sostanza del Padre, che veramente lui e il Padre sono una cosa sola ed erano una cosa sola prima che il mondo fosse, prima quindi che tutte  le creature venissero dal Padre.
Ma allora l’ascensione che cosa è ?
..E’ il ritorno di Gesù  al Padre …. per cui lui, la sua umanità, la sua realtà globale, tutto il suo essere ritorna al Padre.
Come è venuto dal Padre senza mai uscirne, senza mai separa­rsi da lui quanto alla sostanza, cosi ora ritorna  al Padre nel senso che questo reingresso nel seno del Padre — da cui è uscito e in cui  è , a un tempo, da tutta l’eternità — si realizza pienamente in lui anche in un modo storico, per la sua umanità.     
 Ora, questo che è l’atto e il nucleo di fede fondamentale, … è complicato dalla presenza, nello stesso linguaggio della Scrit­tura, di un’altra coppia di concetti, quella di cielo-terra, simmetrica, in un certo senso, a questa di venuto-ritornato.
      Per capire un po’ di più il mistero, …  bisogna che andiamo oltre il diaframma che la coppia di concetti cielo-terra può rappresentare per noi.  Altrimenti se non riusciamo, … , a forare questa specie di parete, non entriamo nella comprensione del mistero. E pareti come questa non si bucano con il tra­pano della nostra parola, …  si bucano solo con la grazia stessa che ci deve essere data nel dono puro dello Spirito. 
… il Signore ci dia lo spirito di sapienza e di rivelazione proprio per la comprensione del mistero dell’ascensione, per comprendere che cosa voglia dire questo uscire di Cristo dal Padre e questo ritornare a lui, questo rap­porto cielo-terra, terra-cielo, … che sono  rispettivamente l’equi­valente di ciò che è Dio è di ciò che è tutt’altro da Dio.  
… Ritornando al Padre  … nell’atto stesso in cui sembra allontanarsi …  in realtà si fa massi­mamente intimo a noi e noi diventiamo massimamente intimi a lui.
Comprendere la glorificazione di Gesù, la sua risurrezione e la sua ascensione, vuol dire penetrare il mistero più intimo dell’essere di Dio e acquisire progressivamente, per il Cristo che è entrato in Dio, l’esperienza di tutti gli esseri in Dio: l’esperienza prima di tutto di noi stessi in Dio per il Cristo e poi l’esperienza di tutti gli altri esseri, per il Cristo, in Dio.     Di modo che non si può dare più nessun’altra unità con gli altri esseri, se non un’unità che sia mediata da quest’esperien­za del nostro rapporto col Cristo in Dio.  
   Ecco perché tutti gli altri no­stri rapporti divengono assorbibili e condizionati da quest’esperienza del Cristo in Dio.
  Noi non possiamo più avere un rapporto di unità con un’altra creatura, se non in modo mediato, per mezzo del Cristo stesso in Dio; non possiamo avere più esperienza della nostra perso­nalità e del suo dilatarsi, se non nell’esperienza di Cristo in Dio.
Tutta l’ascensione è qui, tutti gli aspetti dell’esistenza cristiana sono qui; ed è attraverso la comprensione sempre più profonda di queste coppie di concetti uscito da Dio-ritornato a Dio, terra-cielo, che noi ricomponiamo tutta l’unità del mistero cristiano e della no­stra esistenza, del mistero di Cristo e della nostra esistenza in Cristo.     (  Tratto da: “G. Dossetti, omelia registrata, 11.5.1972”).

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