Cerca nella bibbia

Per citazione
(es. Mt 28,1-20):





Per parola:


Siti Amici

Ultimi Post
Post in evidenza
Featured video
Intervista a H.Küng 1 Parte
Intervista a H.Küng 2 Parte
Intervista Mons. Bettazzi
Leggiamo, una pagina al giorno, il libro “ PREGARE LA PAROLA” di Enzo Bianchi. Per accedervi click sulla voce del menu “ PREGARE LA PAROLA” o sull’icona che scorre di seguito .

III Domenica di Avvento – La notte di un credente che non vede come alle sue parole proferite in obbedienza a Dio seguano fatti, eventi coerenti con esse.

baptDomenica scorsa, se non ci fosse stata la coincidenza con la Festa dell’Immacolata Concezione, avremmo accolto le parole di Giovanni il Battista, che predicava la venuta vicinissima del regno di Dio, chiedeva la conversione e annunciava che alla sua sequela vi era uno più forte di lui, il Messia e il Giudice della fine dei tempi (cf. Mt 3,1-12): Gesù, che egli avrebbe battezzato indegnamente (cf. Mt 3,13-17)
Ma Matteo ci parla di Giovanni altre tre volte: quando è arrestato e Gesù inizia la sua evangelizzazione (cf. Mt 4,12-17); quando dalla prigione invia dei messaggeri a interrogare Gesù, il quale a sua volta parla di lui alle folle (cf. Mt 11,2-11, il vangelo odierno); infine viene narrato il suo martirio (cf. Mt 14,1-12).

Oggi ascoltiamo un Giovanni ben diverso da quello che era apparso nel vangelo quale predicatore e battezzatore delle folle numerose che accorrevano a lui. Giovanni è in prigione, solo, in balia della volontà del tetrarca Erode, nella fortezza di Macheronte a est del mar Morto.

È lontano dalla folla, ormai più nessuno sembra ricordarlo, eppure conosce la predicazione e le azioni di colui che aveva indicato come il Veniente, Gesù. La sua è un’ora di oscurità ed egli è assalito dai dubbi: si è forse sbagliato nel suo servizio profetico, nell’apprestare una voce al Signore in cui credeva?

Era tutta una sua personale costruzione l’annuncio del regno di Dio vicino e del Giudice ormai prossimo a instaurare la giustizia di Dio? Se Gesù è il Veniente – come Giovanni aveva predicato –, perché non lo libera dalle mani di Erode, perché i perversi trionfano e i giusti sono oppressi, senza che nessuno ne soffra?

È la notte di un credente che non vede come alle sue parole proferite in obbedienza a Dio seguano fatti, eventi coerenti con esse. Eppure le Scritture meditate e interpretate parlavano di un Figlio dell’uomo veniente nella gloria per giudicare e regnare (cf. Dn 7,13-14)

E invece Gesù si mostra molto differente, soprattutto nello stile: non vive nel deserto, non si ciba di radici e miele selvatico, ma con i suoi discepoli va ad alloggiare presso i peccatori, senza temere il contatto con gli impuri; va anche a pranzo dei farisei, che Giovanni aveva condannato con tanta indignazione.

Anche per il Battista Gesù appare un “Messia al contrario”, cioè un Messia depotenziato, povero, fragile, umile; non appare neanche come il Giudice escatologico perché, quando incontra quelli che sanno di essere peccatori, rimette loro i peccati. Ma anche in preda a questa esitazione, a questi dubbi, Giovanni resta un credente nella parola di Dio, e per questo lascia l’ultima parola a Gesù.

Manda alcuni suoi discepoli a interrogare colui che aveva battezzato e preannunciato, pronto a credere alle sue parole e a fargli obbedienza: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro Veniente da Dio? Sii tu a dirmelo, e alla tua parola io aderirò”. Ed ecco, in risposta, le parole di Gesù per Giovanni: “Andate a dirgli ciò che ascoltate e vedete: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi ascoltano, i morti risuscitano e ai poveri è annunciata la buona notizia”. Ecco l’azione e la parola del Veniente da Dio, di Gesù!

Non compie gesti come giustiziere, non agisce con potenza, non si impone e non mostra alcuna forza; no, la sua azione raggiunge i poveri, gli ultimi, quelli che soffrono e sono nel bisogno, e per tutti la sua presenza è una buona notizia. A Giovanni queste parole bastano: ora può andare verso la morte nella fede provata e faticosa, ma aderendo alle parole di Gesù.

Per questo Gesù proclama che Giovanni è ben più grande di un profeta, è il suo precursore, è colui che Dio ha inviato davanti a lui per preparargli la strada (cf. Es 23,20; Ml 3,1; Is 40,3). Giovanni è il più grande tra i nati di donna, ma Gesù, che si è fatto il più piccolo nel regno di Dio, è più grande di lui. Risuona ancora per noi l’ammonimento di Gesù: “Beato chi non si scandalizza di me”.

Sì, è difficile credere al “Messia al contrario”, credere nella necessità della croce per il Messia, credere al fallimento umano di chi è inviato da Dio. Giovanni ha conservato la fede fino alla fine, e noi come viviamo la nostra fede di fronte all’oscurità, alla croce?

Fr. Enzo Bianchi, Priore di Bose

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I concili nei secoli
Clck sull’icona per aprire il documento



I° CONCILIO DI NICEA



I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



I° CONCILIO DI EFESO



I° CONCILIO DI CALCEDONIA



II° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



III° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



II° CONCILIO DI NICEA



IV° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



LETTERA A DIOGNETO


I° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



IV° CONCILIO LATERANENSE



I° CONCILIO DI LIONE



II° CONCILIO DI LIONE



CONCILIO DI VIENNA



CONCILIO DI COSTANZA



CONCILIO DI BASILEA



V CONCILIO LATERANENSE


CONCILIO DI TRENTO



CONCILIO VATICANO I°

Incontri sulla Dei Verbum
Incontri sulla “ DEI VERBUM” Comunità Itria dal 26 Novembre 2018. Per accedervi click sull’icona che scorre di seguito .
Introduzione alla lectio divina
Cliccando sulla copertina del libro o sulla voce del menu “ pregare la parola” leggiamo ogni giorno una pagina del libro di Enzo Bianchi per entrare nello spirito della Lectio Divina.
New

POST DA SEGNALARE ( click per aprire collegamento)

Di sinodalità si può morire

Documento
preparatorio
del Sinodo
dell’Ammazonia

Transito di Madre
Agnese Magistretti

I Migranti sono
Persone..
non questioni
migratorie

Riflessioni sui
Migranti:
ricordando
La storia
di Ruth

P. Sorge
La politica
di chiusura
Mostrerà
la propria
disumanità

Lettera al
Presidente
della Repubblca
delle clarisse
carmelitane

Il nuovo patto
delle Catacombe
Chiesa povera
per i poveri

Cardinale Zuppi
a "Che tempo che fa"