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ACR Ragazzi: Festa del CIAO 2012 “UN ALTRO? AVANTI"

Il  cammino di ciascuna associazione prosegue verso il nuovo anno che ci invita a mettere in scena le unicità e originalità di ciascuno.
Nel mese del Ciao “UNA PARTE PER TE”, ognuno ritrova la sua “compagnia” per riconoscere insieme il ruolo di ciascuno, scoprendo la Novità sempre viva del Regista Gesù, che ci chiama sempre per primo.
Ed è Lui, anche nell’icona biblica che ci accompagnerà quest’anno, che fa sì che il nostro poco diventi tanto.
È il Regista che chiama ed aiuta ciascuno a riconoscere la propria parte, ogni ragazzo è il vero protagonista del grande spettacolo della propria vita. Lo spettacolo più eccezionale che possa esserci, dove niente può essere dato per scontato e dove ognuno scopre la propria originalità ed unicità per donarsi agli altri.
E, in questo mese in cui ognuno ritrova il proprio gruppo o lo conosce per la prima volta, non possiamo non ri-incontrarci per condividere insieme questo grande spettacolo. Vi aspettiamo tutti, dunque, domenica 28 ottobre 2012, a Collesano, per vivere insieme la grande festa del Ciao diocesana “UN ALTRO? AVANTI“.
Ecco il e programma:

  • ore 09:00 arrivi e registrazioni
  • ore 10.00 Celebrazione Eucaristica
  • ore 11.00 A ciascuno il suo ruolo
  • ore 13.00 Pranzo a sacco
  • ore 14.30 AnimiamoACI
  • ore 15.00 Tutti in scena
  • ore 16.00 Saluti e partenze

Note tecniche:
Il pranzo sarà a sacco. All’arrivo ogni responsabile parrocchiale consegnerà in segreteria l’elenco dei partecipanti (in allegato) e la quota di partecipazione di 1 € cadauno.
Aspettiamo le vostre adesioni, tramite la scheda di iscrizione allegata, che vi preghiamo di comunicare entro domenica 21 ottobre (per motivi logistici non verranno accettate adesioni oltre il termine prestabilito) alla Segretaria Diocesana Elisa Ciano (3494923002 – elisaciano@libero.it) .
Per ogni ulteriore richiesta/necessità potete contattare l’Assistente ed i Responsabili Diocesani ACR ai seguenti recapiti:
Don Giuseppe Murè 3804523925
Giuseppe Salvaggio 3397644333; 3886050303
Graziella Simplicio 3334395226; 3289543682
Nell’attesa di andare in scena insieme, vi salutiamo con un caloroso abbraccio!!!
                                                                                L’Equipe Diocesana ACR
 
 

Scheda di iscrizone  ( Clkick sull’icona per aprire o scaricare il file )
 
N.B.  Vi ricordiamo, inoltre, che siete ancora in tempo per effettuare l’ordine delle nuove maglie e delle felpe dell’AC diocesana da portare ovunque…
 
 

21 Ottobre 2012: Giornata Missionaria

Ho creduto perciò ho parlato”
E’ il tema della Giornata Missionaria 2012 che quest’anno coincide con l’Anno della Fede.
L’Ufficio per la cooperazione  missionaria tra le chiese della nostra Diocesi, diretto da Don Giuseppe Amato  ha inviato una lettera ( scaricabile a questo link: Lettera di Don Giuseppe Amato ) nella quale si tottolinea che ” la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale il prossimo 21 ottobre sarà occasione privilegiata per iniziare un cammino di riscoperta della nostra fede e dello spirito missionario che la rende visibile e credibile nei contesti in cui viviamo e operiamo.”
 Poi l’invito,p er quanti volessero partecipare,  a celebrare la Veglia missionaria presso la Chiesa di San Mauro Abate a San Mauro Castelverde venerdì 19 ottobre alle ore 21:00.
N.B. In ” Sussidi Pastorali” della barra dei menù aprendo la voce ” Liturgia Solennità ” è possbile scaricare il testo della veglia.

 

Malala Yousafzi : la sua vita contro lo strapotere della barbarie.

www.ilconfronto.comHa sconvolto il mondo intero la vicenda di Malala Yousafzi, la  quattordicenne pachistana colpita alla testa da un colpo di pistola da alcuni Talebani all’uscita dalla scuola.    Era stata presa di mira perché era da tempo attiva contro lo strapotere degli estremisti in Pakistan.
 Trasportata in aereo a Peshawar, ha subito un delicato intervento chirurgico. Le è stato estratto un proiettile che le ha leso cervello e midollo spinale.
C’è massima prudenza sui danni che l’attentato può avere causato al sistema neurovegetativo della giovane vincitrice del Premio per la Pace pachistano, mentre non si esclude che in caso di ulteriore miglioramento delle sue condizioni, possa continuare le terapie in un ospedale straniero.
La sua colpa: parlare coraggiosamente dal 2009 ( da suo blog col pseudonimo di Gul Makai ) in favore dei diritti dei bambini – in particolare in difesa del diritto all’istruzione delle bambine – in Pakistan, sfidando non a colpi di bombe ma con le parole il potere della barbarie;   rivendicando il diritto per le ragazze pachistane all’istruzione; il diritto a un vita normale, a un’esistenza libera dai divieti imposti dai fondamentalisti ( il divieto di andare a scuola, di andare al mercato.)
«Abbiamo paura dei taleban. Da un momento all’altro possono buttarti dell’acido in faccia. Sono dei barbari», confessava anni fa, nel blog che curava per la Bbc Urdu a soli undici anni. E quei «barbari» non hanno dimenticato. Né perdonato.
Volevano fare silenzio intorno a lei, ma hanno ottenuto un effetto contrario:   Malala si sta rapidamente trasformando in un’icona globale: un boomerang per i Talebani.
 
 

XXVIII Domenica del T.O. – Conoscere intimamente Gesù per seguirlo.

 …Ci sono delle resistenze, e talora occorrono anni per decidersi ad accogliere la chiamata del Signore.
Il «seguimi» può addirittura incontrare un rifiuto, come accade nel brano di Vangelo di Domenica prossima, XXVIII del T.O. (Mc. 10,17-30)
[ Quel ” tale che gli corse incontro” ] pone al Maestro, mettendosi in ginocchio pieno di rispetto, una prima domanda sincera che nasce da una retta visione di fede: «Maestro buono, che devo fare per avere la vita eterna?».
C’è in lui una disponibilità, un’apertura molto grande. Non è una persona qualunque, ha una grande rettitudine, sente l’esigenza del cuore umano di relazionarsi in maniera profonda con la verità di Dio.
Gesù gli risponde di osservare i comandamenti (cf v. 19).
E il giovane replica: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza» (v. 20).
Gesù, allora, «fissatolo, lo amò»: lo amava anche prima, ma qui esprime quell’amore personale che riflette l’infinito amore di Dio per ciascuno di noi. Per questo gli chiede una missione nuova: «Una cosa sola ti manca: va, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi» (v. 2 1).
Il giovane comprende benissimo che gli viene affidato un compito, che gli è chiesto non soltanto di dare quello che ha ai poveri, ma di condividere la sorte del Maestro, la sua vita di predicatore itinerante, contestato e respinto.
 L’invito di Gesù lo sconvolge e «se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni» (v. 22).
 Avrebbe potuto dire: «Ci penserò, rifletterò»; oppure: «Dammi la forza di seguire questa tua parola». Invece si chiude in se stesso perché ha molti beni. Quindi la tristezza ha invaso il suo cuore; ha intuito che, nonostante l’amore con cui Gesù l’ha fissato, egli non riesce a giocarsi per paura, per viltà, per pigrizia.
E’ un episodio drammatico che ci fa pensare.
 Ciascuno di noi ha molti beni, anche se non ha un conto in banca: sono i talenti che vorremmo esprimere, i progetti che facciamo, le amicizie, e, al fondo, la nostra autonomia, il voler disporre liberamente di noi stessi.
Quando Gesù ci chiede di obbedire alla sua parola, tutto è messo in gioco, non per essere buttato a mare, ma per venire valorizzato nell’obbedienza alla parola dei Signore.
Domandiamo a Gesù la grazia di comprendere fino in fondo la serietà della parola con cui ci interpella.

( Carlo Maria Martini )

 

I concili nei secoli
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I° CONCILIO DI NICEA



I° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



I° CONCILIO DI EFESO



I° CONCILIO DI CALCEDONIA



II° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



III° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



II° CONCILIO DI NICEA



IV° CONCILIO DI COSTANTINOPOLI



LETTERA A DIOGNETO


I° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



II° CONCILIO LATERANENSE



IV° CONCILIO LATERANENSE



I° CONCILIO DI LIONE



II° CONCILIO DI LIONE



CONCILIO DI VIENNA



CONCILIO DI COSTANZA



CONCILIO DI BASILEA



V CONCILIO LATERANENSE


CONCILIO DI TRENTO



CONCILIO VATICANO I°

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