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VI Domenica del T.O. – La morale evangelica è la morale della coscienza.

Nella PRIMA LETTURA il sapiente, figlio di Sira, ci presenta .. la Torah di Dio e i suoi comandi come un dono, non come un giogo.

L’essere umano è stato creato capace di libertà.

  … Ogni persona dunque, proprio perché è a immagine e somiglianza di Dio (cf. Gen 1,26-27), è capax boni, è capace di etica, di fare il bene.

Quando si pecca, si perde la somiglianza con il Creatore, ma non si perde mai l’immagine, che resta sempre in ogni persona come sigillo.

L’uomo è responsabile del proprio peccato, anche se la sua fragilità lo rende incline a commetterlo, a non vivere secondo la volontà di Dio. Per questo, anche nella preghiera insegnataci da Gesù, diciamo: “Padre, non permettere che soccombiamo alla tentazione” (Mt 6,13). La nostra volontà e la grazia del Signore, in efficace sinergia, ci possono rendere obbedienti alla sua Parola. . ( E. Bianchi).

 

Ci sono pareri diversi sul significato del termine “perfetti” che compare al versetto 6 della SECONDA LETTURA.

A me sembra si debba intendere come condizione di coloro che hanno ricevuto il dono di Dio, quindi semplicemente i cristiani, coloro che hanno ricevuto il dono dello Spirito.

Non sono dunque “perfetti” secondo la perfezione che si pretende di raggiungere, ma lo sono perché chiamati alla salvezza. La sapienza che viene loro rivelata non .. è la sapienza che i” sapienti del mondo” raggiungono con le loro capacità.   La sapienza della fede cristiana è “nel mistero”, e cioè non è raggiungibile dalle facoltà umane, anche le più sottili e potenti. Tale sapienza, fino a Gesù, “è rimasta nascosta” nei secoli.

Il ver.8, preziosissimo illumina in modo straordinario la Pasqua di Gesù. … La Croce di Gesù è la sapienza nel mistero rimasta nascosta nei secoli: la salvezza dell’umanità per il sacrificio d’amore del Figlio di Dio. .. La Pasqua di Gesù è il supremo criterio di interpretazione di tutto. E’ la via per comprendere sempre e dovunque “che cosa accade”.
Queste sono le “cose che occhio non vide, né orecchio udì … e che Dio ha preparate per coloro che lo amano” (ver.9). “Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito”. Tale è il dono di Dio! (G. Nicolini)

 

…Il VANGELO di questa domenica è una silloge di detti del Signore fra loro molto diversi ma uniti da un tema costante, .. «fu detto ma io vi dico». Gesù allude alla morale dei farisei  .. una morale esteriore legale a cui non sempre corrispondeva la spontaneità interiore…  La morale del Vangelo è la morale del cuore.

  E ciò che viene dal di dentro che contamina l’uomo, non ciò che viene dal di fuori. Non che Gesù disprezzi o insinui il disprezzo per le leggi contenute nei codici umani. Solo che queste leggi contengono in sé, per necessità, una ingiustizia: fissano cioè, nella oggettività della norma quello che dovrebbe essere lo scopo vivo, dinamico, perseguito dall’ azione umana.

La morale evangelica è la morale della coscienza orientata verso un valore che è l’uomo.  …..  si oppone alla morale del tempio, alla morale del rito, del sacrificio, del culto …. ecco che allora sui nostri santuari scende una nube di illegittimità, una specie di segno di diniego da parte di Dio che non vuole sacrifici ma l’amore.  Il vero tempio di Dio è l’uomo vivente, non l’edificio di pietra; il vero culto a Dio è l’amore per il prossimo bisognoso. ( E Balducci  : “Il Vangelo della pace” – vol. 1)

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